Zibaldino Africano
spettacolo di e con Elvira Frosini, Daniele Timpano
[in lingua italiana]
55 min
Noi siamo colonialisti? Lo siamo stati? Che ne sappiamo? E che c'entriamo? E oggi cosa siamo?
Il colonialismo italiano. Una storia rimossa e negata, che dura 60 anni, inizia già nell'Ottocento, ma che nell'immaginario comune si riduce ai 5 anni dell'Impero Fascista. Cose sporche sotto il tappetino, tanto erano altri tempi, non eravamo noi, chi se ne importa. È acqua passata, acqua di colonia, cosa c'entra col presente?
Eppure ci è rimasta addosso come carta moschicida, in frasi fatte, nel nostro stesso sguardo e in una serie di luoghi comuni che vengono ripercorsi in questo spettacolo. Vista dall'Italia, l'Africa è tutta uguale, astratta e misteriosa come la immaginavano nell'Ottocento; Somalia, Libia, Eritrea, Etiopia sono nomi, non paesi reali, e comunque “noi” con “loro” non c'entriamo niente; gli africani stessi sono tutti uguali. E i profughi, i migranti che oggi ci troviamo intorno, sull'autobus, per strada, anche loro sono astratti, immagini, corpi, identità la cui esistenza è irreale: non riusciamo a giustificarli nel nostro presente. Come un vecchio incubo che ritorna, incomprensibile, che ci piomba addosso come un macigno.
Testo, regia, interpretazione: Elvira Frosini e Daniele Timpano; consulenza: Igiaba Scego; voce del bambino Unicef: Sandro Lombardi; aiuto regia e drammaturgia: Francesca Blancato; scene e costumi: Alessandra Muschella e Daniela De Blasio; disegno luci: Omar Scala; progetto grafico: Valentina Pastorino.
Uno spettacolo di Frosini / Timpano.
Iscrizioni entro il 19 agosto, scrivendo una mail a: info@geschichteundregion.eu