La pace conquistata dal divertimento. Politica e festività al Congresso di Vienna
Conferenza
Nella terza serata del ciclo di conferenze „A duecento anni dal Congresso di Vienna“ la storica Karin Schneider (Innsbruck/Vienna) parlerà della dimensione politica delle festività del “congresso che balla”.
Il Congresso di Vienna (1814-1815) accomunò vistosamente la grande politica e momenti di svago. Mentre i diplomatici e gli uomini di stato europei negoziavano il riordino territoriale e politico del continente, vennero tenuti una serie impressionante di balli, banchetti, caccie e concerti.
Nella memoria del Congresso queste festività assunsero presto un ruolo importante, spesso addirittura ritenuti più importanti degli esiti politici stessi. E infatti l’immagine dominante di questo importante convegno diplomatico risale famoso detto del noto Conte de Ligne, “Il congresso balla, ma non si muove.”
Questa immagine però non tiene conto del fatto, che queste attività di festività auliche non erano dedicate soltanto allo svago, ma anche una precisa funzione politica. Davano infatti opportunità alle élite politiche, sociali ed ecclesiastiche alla autorappresentazione politica, inoltre offrivano molte possibilità alla comunicazione informale.
La relazione mette in luce questa interrelazione fra politica e le festività al Congresso di Vienna, occupandosi anche alle reazioni del pubblico alle accentuate autorappresentazioni die monarchi ed uomini di stato presenti a Vienna.